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60, 36, 30 CFU per l'insegnamento: cosa sono e chi deve acquisirli

  • Immagine del redattore: Matteo
    Matteo
  • 11 ott 2024
  • Tempo di lettura: 5 min

Molti aspirano a diventare docenti, ma spesso trovano difficile orientarsi nella complessa normativa scolastica, soprattutto alla luce delle recenti novità legislative. Con il Decreto Legge n. 36 del 30 aprile 2022, inserito nel contesto del maxi decreto del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), si è assistito a una profonda modifica del sistema di formazione e reclutamento dei docenti in Italia.

Questo decreto ha introdotto significative innovazioni nel processo di formazione iniziale degli insegnanti, rendendo necessario il conseguimento di 60 CFU (Crediti Formativi Universitari) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche. Questi percorsi universitari sono diventati requisiti fondamentali sia per l'accesso alla prima fascia delle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) sia per la partecipazione ai concorsi ordinari per l'insegnamento.


Che cosa sono i CFU e perché sono importanti?

I Crediti Formativi Universitari (CFU) rappresentano l'unità di misura del lavoro di apprendimento richiesto allo studente per l'acquisizione di conoscenze e competenze nelle diverse discipline. Nel contesto della formazione degli insegnanti, i CFU attestano il completamento di percorsi formativi specifici che preparano i futuri docenti sia dal punto di vista teorico che pratico.

Il conseguimento dei CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche è fondamentale per garantire che gli insegnanti abbiano le competenze necessarie per gestire efficacemente le dinamiche di classe, comprendere le esigenze degli studenti e applicare le migliori strategie didattiche.


Chi deve conseguire i 60 CFU?

Potranno accedere ai nuovi percorsi abilitanti da 60 CFU tutti coloro che rientrano in una delle seguenti categorie:

  • Laureati in possesso di titoli idonei all’insegnamento, ossia coloro che hanno conseguito una laurea magistrale o a ciclo unico che dà accesso a una classe di concorso.

  • Diplomati ITP (Insegnanti Tecnico-Pratici) fino al 31 dicembre 2024. Dopo questa data, anche gli ITP dovranno essere in possesso di una laurea triennale per accedere ai percorsi abilitanti.

  • Studenti universitari iscritti a corsi di laurea che danno accesso all’insegnamento e che abbiano già acquisito almeno 180 CFU. Questo permette agli studenti di iniziare il percorso abilitante prima di completare la laurea magistrale.

Il percorso da 60 CFU comprende sia insegnamenti teorici che attività di tirocinio diretto nelle scuole, permettendo ai futuri docenti di acquisire competenze pratiche sul campo.


Chi deve conseguire i 30 CFU?

Alcune categorie di docenti possono accedere a un percorso ridotto da 30 CFU. Dovranno seguire questo percorso coloro che rientrano in una delle seguenti situazioni:

  • Docenti con almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque anni, anche non continuativi, nelle scuole statali o paritarie, con almeno un anno svolto nella specifica classe di concorso richiesta. Questa esperienza professionale viene riconosciuta e permette di ridurre i crediti da conseguire.

  • Docenti che hanno sostenuto la prova del concorso straordinario bis (comma 9-bis, art. 59 del D.L. 73/2021) e che devono completare la loro formazione per ottenere l'abilitazione.

  • Docenti che hanno partecipato al concorso DDG n. 2575/2023 con tre anni di servizio negli ultimi cinque anni, di cui almeno uno specifico nella classe di concorso richiesta.

  • Docenti già abilitati su altro grado o classe di concorso o specializzati sul sostegno. In questo caso, le competenze già acquisite vengono riconosciute, e il percorso formativo si concentra sull'integrazione delle competenze necessarie per la nuova classe di concorso.

Il percorso da 30 CFU è mirato a consolidare e aggiornare le competenze pedagogiche e metodologiche, tenendo conto dell'esperienza professionale già maturata.


Chi deve conseguire i 36 CFU?

Dovranno conseguire 36 CFU coloro che:

  • Sono in possesso dei 24 CFU, conseguiti entro il 31 ottobre 2022, nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.

  • Sono risultati vincitori del concorso n. 2575/2023.

Questi docenti saranno assunti a tempo determinato nell’anno scolastico 2024/2025 e, durante l'anno di servizio, completeranno la formazione con i restanti 36 CFU. Questo permette di integrare la formazione teorica con l'esperienza pratica in classe, favorendo una formazione più completa e integrata.


E se possiedi i 24 CFU ma non hai vinto il concorso?

Coloro che hanno conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022 ma non hanno superato il concorso n. 2575/2023 dovranno partecipare al percorso da 60 CFU per ottenere l’abilitazione all'insegnamento ed inserirsi nella prima fascia delle GPS. Lo stesso iter dovrà essere seguito da chi ha conseguito i 24 CFU dopo il 31 dicembre 2022. In questo caso, sarà necessaria una valutazione del piano di studi per ottenere un riconoscimento, almeno parziale, dei crediti già acquisiti.

È importante sottolineare che il conseguimento dei 24 CFU non è più sufficiente per l'accesso ai concorsi o alle graduatorie, a causa delle modifiche introdotte dalla nuova normativa.


Come e dove conseguire i CFU necessari

Numerose università, sia telematiche che tradizionali, offrono questi percorsi abilitanti. Ogni ateneo pubblicherà un apposito bando in cui saranno chiarite le modalità di partecipazione, le tempistiche, i programmi dei corsi e i costi. È fondamentale consultare regolarmente i siti web degli atenei di vostro interesse per restare aggiornati sulle scadenze e sui requisiti di ammissione.

I percorsi formativi prevedono sia insegnamenti teorici, spesso erogati in modalità e-learning, sia attività pratiche di tirocinio diretto presso le scuole, sotto la supervisione di docenti esperti. Questo permette di applicare le conoscenze acquisite e sviluppare competenze pratiche fondamentali per la professione docente.


Consigli pratici per i futuri docenti

  • Pianificazione: Iniziate a pianificare il vostro percorso formativo il prima possibile, tenendo conto delle scadenze dei bandi universitari e dei concorsi.

  • Informazione: Mantenetevi informati sulle novità normative attraverso fonti ufficiali, come il sito del Ministero dell'Istruzione, e partecipate a seminari o webinar informativi.

  • Valutazione dei crediti: Se avete già conseguito dei CFU o avete esperienza di insegnamento, verificate con le università la possibilità di riconoscimento dei crediti o di riduzione del percorso formativo.

  • Preparazione al concorso: Oltre al percorso formativo, iniziate a preparare le materie oggetto del concorso, utilizzando testi aggiornati e partecipando a corsi di preparazione se necessario.


Il ruolo delle università e dei corsi di formazione

Le università svolgono un ruolo cruciale nella formazione dei futuri docenti. Offrono percorsi strutturati che combinano teoria e pratica, fornendo una formazione completa che copre aspetti pedagogici, metodologici e disciplinari. Alcune università offrono anche percorsi personalizzati o moduli aggiuntivi per coloro che necessitano di integrare specifiche competenze.

È possibile scegliere tra atenei tradizionali e università telematiche, che offrono maggiore flessibilità per chi lavora o ha altri impegni. In entrambi i casi, è importante verificare l'accreditamento dei corsi e la validità dei CFU ai fini dell'abilitazione all'insegnamento.


Conclusione

In sintesi, alla luce della recente normativa, chi desidera intraprendere la carriera docente dovrà:

  1. Conseguire la laurea magistrale o titolo equivalente che dia accesso alla classe di concorso desiderata.

  2. Frequentare il percorso universitario abilitante da 60, 36 o 30 CFU, in base alla propria situazione personale e professionale.

  3. Superare un concorso pubblico, che prevede prove selettive su competenze disciplinari e didattiche.

  4. Svolgere l'anno di prova in servizio, durante il quale si verrà valutati sulle competenze didattiche e professionali.

  5. Una volta superato l'anno di prova, ottenere l'assunzione a tempo indeterminato nel ruolo docente.


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